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Cristo Risorto        

 

 

 

  Casella di testo:  Cristo Risorto 

Il complesso ecclesiale non è solo un luogo di preghiera ma abbraccia tutte le attività pastorali tipiche di un centro parrocchiale moderno.

I giovani hanno un punto di riferimento sano e sicuro. Basta essere creativi e aver voglia di impegnarsi: il Centro non deluderà alcuno.

Nel quadro di una sistemazione razionale e sobria trovano alloggio differenziati momenti di vita spirituale e diversi luoghi d'incontro:

Ø       il luogo della preghiera (Chiesa principale e Cappella feriale);

Ø       il luogo della catechesi (Le per le più diverse attività formative);

Ø       il luogo dell'aggregazione (spazi ricreativi e del tempo libero);

Ø       il luogo della comunicazione (Radio Comunità Cristiana);

Ø       il luogo delta cultura. (biblioteca e sala multimediale);

Ø       il luogo della solidarietà (la Caritas).

 

Casella di testo:

Davanti  alla facciata della chiesa, il campanile solitario e imponente si protende verso il cielo come simbolico ponte che vuoi conciliare gli altalenanti aspetti del conflitto esistenziale: l'attaccamento alla terra e l'aspirazione verso orizzonti infiniti.

Nei suoi ventotto metri di altezza ospita le voci della parrocchia: le campane.

 

Sono cinque ciascuna con un suo nome, un peso e una tonalità. 

Ø     Cristo Risorto - Maria Assunta in cielo: Kg 380 tonalità di LA

Ø       S. Ubaldo - S. Francesco: Kg. 260 tonalità di SI

Ø       S. Cristoforo - S. Erasmo: Kg 185 tonalità di RE bemolle

Ø       Beato Giovanni XXIII0: Kg 150 tonalità di RE

Ø       San Bernardino: Kg 105 tonalità di MI

 

   

 

 

Casella di testo:  La Chiesa è la vera perla della struttura che nella compostezza elegante dei suoi movimenti architettonici inchioda l'attenzione del fedele all'altare maggiore dove troneggia il Cristo Risono verso cui si orientano, dopo aver preso forma in una progressione lenta ma decisa, i pesci del portale d'ingresso e delle tre finestre del Fonte Battesimale che, alla fine della metamorfosi, diventano colombe.

Più in alto, i cinque pannelli decorativi che riproducono episodi legati alla Resurrezione, le dodici pecore che simboleggiano gli Apostoli e quindi la Chiesa e il "Chi Ro" (le iniziali greche del nome di Cristo) inserite nei tre cerchi concentrici significanti la Trinità, fanno da cornice al forte richiamo di Casella di testo:  spiritualità che la sacralità del luogo da sola impone.

Comunicante con il grande tempio e la Cappella feriale destinata allo svolgimento delle cerimonie quotidiane per i piccoli gruppi o per i riti che registrano una minore affluenza di fedeli e che rappresenta una risorsa di funzionalità e di ordine nella gestione delle esigenze della chiesa principale.

 

 

 

 

LA STORIA

Dopo poco più di vent'anni dalla sua costruzione la Chiesa in cemento arrnato che si affaccia sulla grande piazza alberata, di rimpetto alla scuola media della città, è diventata insufficiente.

Nel breve volgere di quattro lustri la realtà economica e sociale del territorio si è trasformata in fretta, come se fossero passate tante generazioni e le articolazioni funzionali della struttura nel suo complesso, gli spazi interni ed esterni, sono diventati inadeguati alle esigenze di un'attività pastorale intensa, tanto da rendere inattuale un edificio recente, ormai entrato nel cuore dei fedeli.

Perciò, intorno agli anni '90, al parroco Don Luigi Lupini venne l'idea di edificare una nuova struttura che diventò ben presto disegno e progetto dopo che il Vescovo Mons. Pietro Bottaccioli, il primo e amato parroco della parrocchia, e le Autorità Comunali avevano preso atto delle esigenze oggettive della comunità ecclesiale della parrocchia di Cristo Risorto.

L'architetto romano Eugenio Abruzzini con amorevole passione, riconosciuta capacità e consolidata esperienza progettò l'opera e la prima pietra fu posata il 5 luglio 1997 dal Vescovo di Gubbio Mons. Bottaccioli.

Seguirono mesi di frenetica attività. La ditta appaltatrice, la SEAS, le maestranze tutte e i fornitori si sono adoperati con il massimo impegno e il complesso parrocchiale armonico, funzionale e imponente in meno di quattro anni veniva consegnato alla pietà dei fedeli.

La dedicazione i celebrava il 28 aprile del 2001, in pieno periodo pasquale, il tempo più appropriato per dedicare un tempio a Cristo Risorto.

L'ampio complesso ecclesiale sorge su un'area di circa 8000 mq. in posizione centrale alla zona dello sviluppo urbanistico della città e dispone di parcheggi idonei anche per le occasioni di grande affollamento.

 

GLI SPAZI RICREATIVI

 

La superficie del seminterrato è molto estesa e tutta utilizzabile. Essa è esattamente corrispondente a quella occupata dall'intera struttura del complesso edilizio,

Qui saranno allestiti angoli di gioco e di incontro per i ragazzi, per i giovani e per i meno giovani. In altre parole sarà l'angolo del tempo libero e della vita di relazione ludica e meno impegnata.

Nel seminterrato si trova anche un salone eccezionale per le sue dimensioni e per le sue potenzialità di uso. Nei dintorni è difficile trovare un ambiente con simili caratteristiche, capace di raccogliere centinaia di persone in occasione di conferenze odi recite e spettacoli che richiamano molti spettatori.

Esprimiamo l'auspicio di un suo frequente utilizzo per dare una risposta di segno contrario alla solitudine e al particolarismo che caratterizzano il nostro tempo.

  

Il nuovo centro parrocchiale ha tenuto nella massima considerazione l’aspetto della Catechesi nella struttura edilizia.

Nell'edificio attiguo alla chiesa, al piano terreno, ben nove ambienti, una dei quali di più ampie dimensioni, sono stati destinati ad aule per le varie iniziative pastorali.

I locali sono a lato della cappella feriale e attigui alla scala che conduce al piano superiore dove si trovano la biblioteca, la sede di Radio Comunità Cristiana e l'alloggio del sacerdote,

La catechesi per i ragazzi, i corsi prematrimoniali per i fidanzati, le riunioni di varia natura con i gruppi organizzati, le sedute del Consiglio pastorale, ecc. hanno gli spazi ideali per svolgere i loro compiti anche in concomitanza tra loro senza intralciarsi a vicenda.

Si tratta di un supporto della massima importanza che dà una caratteristica quasi oratoriale alle nuove strutture del complesso ecclesiale della parrocchia.

Una comunità religiosa, d'altra pane, deve essere un soggetto attivo di incontro con gli altri e non può rinchiudersi in un estatico compiacimento autoreferenziale.

La ricchezza degli spazi vuol significare proprio massima disponibilità all'incontro e al dialogo.

 

 

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Aggiornato il: 08 marzo 2002