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      Sulla sommità di Monte Murlo di Preggio (m. 818 s.l.m.), nel
      comune di Umbertide, ricerche compiute dalla Soprintendenza Archeologica
      per l’Umbria nel 1969, hanno rivelato l’esistenza di un insediamento
      fortificato di età preromana,delimitato da una cerchia muraria costruita
      con blocchi di pietra arenaria.            
      Con gli scavi sono stati rimessi in luce lunghi tratti delle mura,
      che originariamente circondavano tutta la sommità e che, pur
      nell’attuale stato di conservazione, consentono di ricostruire il
      percorso del recinto e l’estensione dello stanziamento.            
      Scoperte casualmente durante alcuni lavori sono visibili nel bosco,
      in mezzo ad una fitta vegetazione.            
      Le mura sono costruite con grossi blocchi di arenaria, in parte
      quadrati e sovrapposti in filari regolari, in parte solo sbozzati, ma
      accostati in modo da presentare sulla fronte un paramento regolare.            
      Dallo stato di conservazione non e possibile stabilire in alcun
      modo l'altezza originaria dei muri che, per lo più, affiorano dal terreno
      solo con uno o due filari. La
      cinta muraria lunga circa 6OO m. delimita un oppidum fortificato di
      età preromana, di notevole interesse storico, archeologico e topografico,
      ubicato in una posizione strategica molto importante, in una zona di
      confine fra i territori dei centri etruschi di Perugia e Cortona ed il
      territorio abitato dalle popolazioni italiche; esso dovette svolgere un
      ruolo notevole per i collegamenti tra le vane zone.            
      All'interno del recinto fortificato, nella parte più alta del
      monte, sono venute in luce alcune strutture, tra cui un muro di cui sono
      ben visibili due filari di blocchi ben squadrati, pertinente ad un
      edificio addossato alla cinta fortificata.            
      Purtroppo l'opera dei scavatori clandestini ha sconvolto gli strati
      e recato notevoli danni  alle 
      strutture,  non
      permettendo cosi una lettura delle murature emerse.            
      Nel corso degli scavi venne alla luce, a poca profondità al di
      sotto del piano di campagna, una statua frammentaria (alt. cm. 90)
      ricavata in unico blocco di arenaria.            
      E' priva della testa e delle mani; le braccia, aderenti al corpo,
      sono scheggiate; del torso si conserva solo la parte che va dalla base del
      collo all'attacco delle gambe (Umbri ed Etruschi. Genti di confine a
      Monte Acuto e nel territorio di Umbertide, Umbertide 1998, p. 27).            
      All'esterno del recinto la semplice pulitura del sottobosco ha
      messo in luce una costruzione a pianta rettangolare, funzionale
      all'insediamento.            
      L'area occupata dai resti murari è vincolata ai sensi della legge
      1089/ 1939 ed in gran parte di proprietà del Demanio.        
                                                                                                                          
         (Luana Cenciaioli)           
      Ministero per i Beni e le Attività Culturali           
      Soprintendenza Archeologica per l’Umbria     (tratto
      dall'opuscolo informativo realizzato in collaborazione con la
      Soprintendenza Archeologica per l'Umbria)  
      
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